Istituto Clinico Sant'Ambrogio - Milano, Città metropolitana di Milano

Walter C.

Nuovo, molto grande e pulitissimo. Bene organizzato e ufficio informazioni all'ingresso molto cordiale. Presente noleggio automatico delle carrozzine e negozio di libri Giunti Editore nella Hall di ingresso e sanitaria che ha di tutto. Parcheggio esterno su strada praticamente solo a pagamento. Sconsiglio di mettere la macchina sul marciapiede e rispettare la segnaletica dei divieti. Passano sempre i vigili a fare le multe. 1 ora viene 2,50€.
I corridoi sono liberi e molto personale presente. Top!

Gabriella A. (.

Nuovo ospedale di gran lunga migliore di quello storico per struttura, parcheggi e servizi. Ottima tra l'altro l'app del gruppo San Donato. Ho portato una rmn in visione in un centro di fisioterapia e hanno fatto i complimenti per le immagini dicendo che non avevamo mai visto una risonanza così chiara e ben definita. Qualità top

Paolo P.

Voglio condividere la mia, pur breve, esperienza con il dottor Niccolò Martinelli che considero non solo un medico eccezionale, ma anche una persona di rara umanità e professionalità. Purtroppo ho avuto la sfortuna di incontrarlo troppo tardi.
La mia "patologia" è stata trattata non adeguatamente in passato. I medici che ho incrociato nel mio percorso, non capendo realmente il problema, hanno pensato soluzioni che non hanno garantito una guarigione completa. Mi sono trovato di fronte a una superficialità umana che mi ha fatto soffrire molto, lasciandomi scoraggiato e senza speranza. Ho incontrato dopo anni il dottor Martinelli, che almeno ha saputo mettermi al corrente di una prospettiva completamente diversa. Non guarirò da questo infortunio e ormai sono rassegnato, ma ciò che mi ha colpito più di ogni altra cosa è stata la sua gentilezza e professionalità: mi sono sentito ascoltato, oltre ad aver realmente capito il mio problema. Non ha potuto fare la differenza a livello fisico, ma per questo, mi ripeto, non ha colpe perché l'ho incontrato troppo tardi, ma il lato emotivo è parzialmente guarito. Puntuale, preparato, mette il paziente a proprio agio. Molto attento a percepire il problema e a capire come parlare con il paziente. Sempre disponibile in ogni momento, anche telefonicamente!!! Desidero, infine, esprimere la mia più profonda gratitudine per la professionalità e l'umanità dimostrate nel corso del mio incontro.

Isabella L.

Chi di noi non vorrebbe il meglio per sé stessi e i propri cari? Ma tanti come me il privato è improponibile, perlomeno ho cercato un ospedale più competente per i miei problemi di salute. Quanto mai sono arrivata qui! Trattata in modo vergognoso. Io non capisco questo male comune dei medici, dove è finito il loro giuramento? Sembra non contare più per loro avere davanti una persona che chiede aiuto qualunque sia il male...

Sathya F. T.

Sono andato in pronto soccorso a parte che hanno scordato medicine che prendevo e sbagliato a scrivere nella relazione iniziale vari dati e poi 10 ore di attesa! Ok che erano le 15 di pomeriggio durante settimana ma é eccessivo! Bello come struttura ma come assostenza è discreta con l'organizzazione, fanno fare turni troppo pesanti ai medici e alla fine per sforza a volte si commettono errori umani....

Patrizia C.

Volevo fare i miei complimenti al lavoro di tre persone dell'ospedale Galeazzi Sant'Ambrogio. Nello specifico a Daniela Cristina e al Dottor Longo del reparto Obi (spero sia corretto) del pronto soccorso. Gentilezza, professionalità, umanità, che di questi tempi non si danno per scontato.
Ringrazio per aver fatto il loro lavoro con passione.
Patrizia

Stefano A.

Sono arrivato 45min prima ma il parcheggio era già completo con 10 macchine in attesa quindi ho parcheggiato come tanti in divieto. All'interno è tutto ben organizzato, dalle informazioni, il personale che ti indica cosa fare e dove andare, numerosi sportelli all'accettazione e visita abbastanza accurata. Purtroppo ho preso 60€ di multa per il divieto che mi fa pensare che il comune sia ben consapevole che li sa possa fare tanta cassa essendoci pochi parcheggi a pagamento.

Marina P.

La mia esperienza al Galeazzi per la terapia del dolore non è stata positiva. Il personale è spesso scortese e poco attento, con frequenti errori e mancanza di organizzazione. Mi è capitato più volte di dover insistere per farmi ascoltare, venendo trattata con sufficienza.

Un esempio è stato durante il secondo ciclo di terapia, prescritto per la zona dorsale della colonna. Mentre mi trovavo lì, ho sentito il personale organizzarsi per la zona lombare, che in realtà avevo già completato. Quando ho cercato di spiegare che stavano sbagliando, sono stata interrotta e invitata insistentemente a sdraiarmi, nonostante fosse evidente l’equivoco. Ho trovato difficile farmi ascoltare e spiegare la situazione, vista anche la posizione scomoda, con il risultato di sentirmi sminuita e trattata con arroganza.

Alla fine, grazie alla mia insistenza, sono riuscita a ottenere il trattamento corretto, ma ho dovuto alzare i toni. Questo episodio, però, non è stato un caso isolato: in quattro sedute ho riscontrato sempre disorganizzazione e mancanza di attenzione ai dettagli.

Anche richiedere il giustificativo per il lavoro è stato complicato. Nelle prime sedute, mi sono state consegnate certificazioni con orari sbagliati due volte su quattro. Nell’ultima seduta, mi sono anche sentita rimproverare perché, secondo il personale, avrei dovuto chiederlo “subito”. Tuttavia, non si capisce quale regola stabilisca questo “subito”, visto che l’ho chiesto appena scesa dal lettino e dato che nelle volte precedenti nessuno aveva sollevato obiezioni.

La terapia del dolore è già una procedura difficile e invasiva, che implica infiltrazioni tra le vertebre in un ambiente che non aiuta a sentirsi a proprio agio. Sei in una sala operatoria, un contesto che può generare ansia. Sei nuda, coperta solo da una vestaglietta di carta velina, e in quest’ultima seduta l’infermiera, con scarsa gentilezza, mi ha abbassato inutilmente le mutande fino sotto i glutei, nonostante dovessi fare infiltrazioni al dorso.

Va detto, per correttezza, che il medico anestesiologo che ha effettuato materialmente le infiltrazioni è stato più gentile. Nonostante la disorganizzazione generale e le informazioni mancanti, è stato disponibile e ha cercato di svolgere il suo lavoro al meglio, permettendomi di completare il trattamento necessario.

L’impressione generale, però, è che tutto venga gestito in modo frettoloso, con scarsa gentilezza e poca attenzione al paziente. È un’esperienza che lascia davvero l’amaro in bocca.