Istituto S. Anna Crotone - Crotone, Provincia di Crotone

Indirizzo: Via Siris, 11, 88900 Crotone KR, Italia.
Telefono: 096223973.
Sito web: istitutosantanna.it.
Specialità: Casa di cura.
Altri dati di interesse: Ingresso accessibile in sedia a rotelle, Parcheggio accessibile in sedia a rotelle.
Opinioni: Questa azienda ha 40 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 3.5/5.

Posizione di Istituto S. Anna Crotone

L'Istituto S. Anna Crotone è una casa di cura situata a Crotone, Italia, in Via Siris, 11, 88900 Crotone KR. Questo istituto è facilmente accessibile in sedia a rotelle, con un ingresso e un parcheggio dedicati a questo scopo. Il numero di telefono per contattare l'Istituto è 096223973.

L'Istituto S. Anna Crotone offre servizi sanitari di alta qualità e si distingue per le sue specialità nel campo della cura della salute. Il loro sito web, istitutosantanna.it, fornisce informazioni dettagliate sui servizi offerti, gli orari di visita e i contatti utili.

Questo istituto ha 40 recensioni su Google My Business, con una media di 3.5/5. Le opinioni dei pazienti e dei loro familiari sono molto importanti per l'Istituto S. Anna Crotone, che si impegna a fornire un'assistenza sanitaria di alta qualità e a mantenere un ambiente confortevole e accogliente per tutti i suoi pazienti.

L'Istituto S. Anna Crotone è facilmente raggiungibile in auto, con un ampio parcheggio dedicato. La struttura è anche accessibile in sedia a rotelle, il che la rende adatta a chiunque abbia bisogno di cure mediche. Il personale medico e infermieristico è altamente qualificato e disponibile 24 ore su 24 per fornire assistenza e supporto ai pazienti.

Recensioni di Istituto S. Anna Crotone

Istituto S. Anna Crotone - Crotone, Provincia di Crotone
Maria Briganti
1/5

A malincuore devo dire che mio marito è stato trasferito in questa clinica dopo tre mesi in terapia intensiva, stato vegetativo da emorragia cerebrale post traumatico, parlavano che il percorso sarebbe stato lungo e che dovevamo avere tanta pazienza, figurarevi che era il caso di dirci tale parole a noi importava che lui potesse avere una possibilità anche minima , comunque dicevano che le avrebbero fatto tante cose ,come la musica terapia, il gusto del cibo e bla bla bla, non gli è stato fatto niente di tutto ciò, dopo due settimane ,c'erano dei medici con il covid e mi è arrivata la telefonata dove mi informavano che mio marito era risultato positivo al covid ,a casa non aveva mai preso il covid e dovuto andare in quella struttura per prenderlo ,cose da matti ,quando da noi pretendevano che prima di andare ed entrare li dovevamo fare il tampone e portarle il risultato ,quando loro entravano ed uscivano senza farsi il tampone pur sapendo le condizioni fragili di ogni paziente ricovero li ,dopo tre mesi si sono voluti sbarazzarsi di mio marito trasferendosi in lungodegenza sempre li a Crotone, oltre questo gli sono spariti tantissimi pigiama e calzini ed ho dovuto ricomprare tutto di nuovo, mi dispiace ma ho dovuto dire la verità è mi fermo solo con queste poche parole , nella clinica a lungodegenza la situazione sembrava un pò meglio ma alla fine ho riscontrato tante cose di persona e ogni volta io riferivo , non le facevano niente solo le cure dovute perché per loro presto o tardi dovevano morire, in poche parole dopo un anno con il turno della mattina un infermiera lo ha trovato morto ,diagnosi, arresto cardiaco ,se se ne fossero accorti in tempo ho se fosse stato controllato spesso visto il suo stato forse ancora sarebbe vivo . Questa è la verità.

Istituto S. Anna Crotone - Crotone, Provincia di Crotone
davide macri
5/5

Struttura eccezionale da ogni punto di vista, dove ciascun professionista svolge la propria mansione con impeccabile dedizione.
Il paziente viene seguito sin dal primo giorno da varie figure professionali per tutto il proprio percorso terapeutico. Una macchina lavorativa che funziona perfettamente, dove tutte le collaborazioni sono organizzate ed incastrate.
Alla loro professionalità si aggiunge la presenza di macchinari all' avanguardia che vanno a potenziare il percorso terapeutico.
Sono arrivata all' Istituto Sant'Anna in condizioni critiche, in seguito ad un ascesso epidurale e conseguente intervento chirurgico di decompressione midollare, inchiodata sul letto, senza poter muovere gli arti inferiori.
Sono stata subito presa in carico da dottori e fisioterapisti, che passo dopo passo, mi hanno seguita con costanza e impegno, permettendomi di rialzarmi.
Fanno il loro lavoro con amore e grande umanità, facendo sentire il paziente "a casa" , sempre col sorriso, in modo da alleggerire le sofferenze.
Sono entrata nell' Istituto su di un letto e vengo dimessa camminando sulle mie gambe senza supporti.
L' Istituto Sant'Anna e' un' eccellente realtà calabrese che aiuta le persone in difficoltà a riprendere in mano la propria vita.
Grazie al loro impegno la mia vita e' ricominciata da zero e posso sperare in un futuro dignitoso.
Profondamente grata.
Simona Martucci

Istituto S. Anna Crotone - Crotone, Provincia di Crotone
Sara Sullagdf
5/5

Struttura ben fornita e oltremodo qualificata.. a mio avviso personale d'eccellenza e molto competente...sono stata ricoverata per una Malformazione Artero Vascolare a soli 32 anni e fra le altre cose in attesa al 5 mese di gravidanza e, grazie anche alla clinica che mi ha accolta in modo straordinario..a tutto il personale medico e paramedico logopedisti e fisioterapisti sono riuscita a portare a termine la gravidanza nel migliore dei modi....non finirò mai di ringraziarvi tutti!!

Istituto S. Anna Crotone - Crotone, Provincia di Crotone
Giulia Merante
5/5

MIGLIORE Centro riabilitativo della Calabria e nn solo! X esperienza personale sono stata ricoverata x rottura del femore! Fisioterapisti eccezionali mi hanno rimesso in piedi in soli 2 mesi un graziee a tutti e soprattutto Rosetta Antonio Andrea Rossella Fabio

Istituto S. Anna Crotone - Crotone, Provincia di Crotone
Francesca Crugliano
1/5

Mi dispiace fare una recensione negativa ma me ne prendo la responsabilità e lo faccio davvero a malincuore, nonostante le prime impressioni positive. Mia madre è stata ricoverata qui per un ictus post emorragico, dopo 12 giorni di ricovero in ospedale. La degenza è durata 4 mesi. È sempre stata lucida ma con una paralisi completa del lato sinistro del corpo. Sembrava andasse meglio inizialmente ma alla dimissione aveva sviluppato una spasticità delle parti compromesse, che a detta dei neurologi che l'hanno visitata dopo, è la complicazione più temuta di questa patologia e che però è assolutamente prevenibile. Mia madre ha continuato a fare fisioterapia 3 volte la settimana e ovviamente la terapia indicata in dimissione. A distanza di mesi tra visite neurologiche e fisiatriche scopriamo la possibilità di terapia medica (con miorilassanti) e della tossina botulinica, che avrebbe dovuto e potuto essere presa in considerazione da subito. Ma nessuno ce ne ha parlato. Mi chiedo perché! Eppure sono specializzati in patologie neurologiche. Ovviamente per il fatto che ha iniziato più tardi l'efficacia è nettamente ridotta per non dire nulla. E il neurologo dell'ospedale di catanzaro, del centro tossina botulinica, ci ha ampiamente rimproverato per aver iniziato tardi. Ma non era di loro competenza darci le informazioni giuste su come muoverci? Ho visto una totale indifferenza, mi dispiace. Per non parlare del fatto che mia mamma ci ha raccontato della poca assistenza in molte cose, tipo nell'aiutarla a mangiare, cosa che le riusciva con molta difficoltà. È infatti uscita in condizioni pessime. Scheletrica praticamente. Il massimo che si poteva fare era scherzarci su e chiamarla sbrodolina. Dulcis in fundo.. tutta la biancheria comprata per la degenza è magicamente sparita! Alla dimissione avevano perso quasi tutto quello che le era stato consegnato.. !

Istituto S. Anna Crotone - Crotone, Provincia di Crotone
antonio gaetano
5/5

Sono stato ricoverato in clinica anni fa perché ho subito un incidente stradale. Ho riportato trauma cranico, 9 costole rotte, tibia, perone e tendine rotuleo a sinistra. Ho trovato personale qualificato e con esperienza.

Istituto S. Anna Crotone - Crotone, Provincia di Crotone
Rosa Muzzopappa
5/5

Sono stata in questa struttura è una struttura all avanguardia, sono stata accolta con tanto affetto da parte dei dottori e personale, sono tutti bravissimi e amorevoli ringrazio tutti P E,B R C, F S, R infermieri os tutto il personale grazie

Istituto S. Anna Crotone - Crotone, Provincia di Crotone
manuela peluso
1/5

la mia mamma 62 anni ha avuto un’aneurisma con conseguente emorragia cerebrabale,viene trasferita qui in coma il 5 luglio.arriva in condizioni cliniche buone(parametri buoni,organi perfettamente funzionanti) unica cosa aveva un pochino di idrocefalo. Dopo 10 giorni si sveglia e comincia riabilitazione.ricordo che dopo due giorni già riusciva a spostare il braccio da una parte all’altra quando le veniva chiesto e provava anche a muovere le dita per salutarci.passano i giorni e spengono addirittura il monitor perché stava bene.mi chiedo se una persona presenta idrocefalo è normale non tenerlo sotto controllo? Dopo un mese le fanno la tac precisamente il 10 agosto e la sua testa era piena di idrocefalo.non la trasferiscono a Cosenza per risolvere questo problema ma se la tengono altre due settimane e provano con un diuretico che ovviamente non funziona e l’idrocefalo aumenta a dismisura. A questo punto devono trasferirla ma niente ,tra febbre emoglobina bassa dicono che non possono. Inoltre, ci chiamano e ci dicono che potrebbe avere un tumore al cervello o un ascesso(anche se quasi certamente era un tumore,così ci hanno detto) .vi lascio immaginare.ci rechiamo li, il mio compagno tecnico radiologo vede la tac e dice che per lui il punto è molto strano e che in genere il tumore è improbabile che si sviluppi li(infatti aveva ragione lui ,si trattava di un ascesso) ma io dico puoi dare notizie di questo genere se non ne hai la certezza?se non hai eseguito una risonanza? Siamo persone, non siamo semplicemente dei numeri.dietro ogni paziente ci sono delle famiglie,ci sono delle storie.ma come si fanno a dare delle notizie di questo genere senza esserne certi? Fatto sta che mia madre è stata trasferita a Cosenza il 12 settembre con un quadro clinico molto importante ,idrocefalo spropositato( perché per quel che mi riguarda è stato trascurato visto che è una condizione che tenuta sotto controllo non da questi problemi esagerati,anzi si risolve con un semplice drenaggio ) ,infezioni al cervello,infezione alla vescica,infezione polmonare e ascesso( non dico che queste condizioni dipendevano da loro ma io comunque due domande me le farei perché esistono comunque gli antibiotici eh) .nonostante la mia mamma ha continuato a lottare per più di un mese e mezzo purtroppo non ce l’ha fatta. Di tutto quello che ho scritto me ne prendo la responsabilità ,ho cartelle cliniche e relazioni rilasciate anche da loro. Magari sarebbe finita con questo brutto epilogo ma non ci sarebbe rimasto l’amaro in bocca su tante cose.Comunque sarà anche una struttura eccellente come dicono ma in questo caso non lo sono stati.abbiamo visto TANTA APPARENZA E POCO SOSTANZA. Ah prima che mi dimentico ci è stato dato un foglietto illustrativo dove ci veniva spiegato cosa portare a mia madre.le abbiamo portato 20 maglie bianche e 20 pantaloncini a tinta unita per non farle mancare mai il cambio e niente quando ci davano i panni sporchi trovavamo pantaloncini e maglie che non erano nostre(ce ne siamo accorti perché erano magliette con fiorellini e altre fantasie).

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